Nella sala del Consiglio Provinciale di Trento, lunedì 7 giugno, si è disputata la finale di “A Suon di Parole”, il gioco del contraddittorio che ha visto tra i finalisti gli studenti della 3A Steam di Rovereto.
Il tema della finale, forse trai più difficili di questi 11 anni di torneo, è stato“L’Autonomia del Trentino si fonda sulla capacità di collaborare oltre i propri confini con realtà territoriali e culturali diverse”.
Un premio è stato assegnato ai migliori oratori: Giulia Carella e Cristina Colizzolli dell’Istituto Lorenzo Guetti e a Giulia Zucchelli del Liceo Steam.
Difficile il compito della Giuria che ha assegnato la vittoria all’Istituto Lorenzo Guetti con 147 punti contro i 124 del nostro Liceo.
Crediamo che l’Autonomia e il futuro del Trentino potranno contare su una classe dirigente di alto (altissimo) livello al pari del livello degli oratori e del dibattito andato in scena lunedì.
Il progetto A Suon di parole nasce undici anni fa in IPRASE, un torneo di dibattito argomentativo intitolato in cui gli studenti si affrontano in gare basate non su discipline sportive
di carattere fisico, ma sulla capacità di argomentare e contro-argomentare in modo controllato attorno a tematiche di carattere civico e sociale. Gli studenti si sfidano, pertanto, “a suon di parole”.
Il progetto nasce da molteplici considerazioni tra cui, principalmente, la constatazione di una debolezza oggettiva di un dibattito pubblico pacato, dovuto anche alla difficoltà che hanno specialmente i giovani a orientarsi nell’ambito variegato dei social e della capacità di distinguere la fondatezza dei messaggi da essi mediati.
Da questo dato di fatto nasce l’esigenza di educare i ragazzi a saper distinguere tra le fonti e a formulare argomenti ben fondati. In un contesto ludico il torneo di dibattito incentiva l’educazione all’ascolto e al confronto civile che passa attraverso l’analisi delle argomentazioni avverse.
Qui altre informazioni sul progetto e sul torneo A SUON DI PAROLE